La casa di Leopardi a recanti. Un'esperienza da non perdere.

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La casa di Leopardi a recanti. Un'esperienza da non perdere.

  1. #1
    Utente Assiduo L'avatar di annina
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    La casa di Leopardi a recanti. Un'esperienza da non perdere.

    Salve a Tutti i viaggiatori/ amanti della letteratura , finalmente dopo tanti anni in questo ponte del 2 giugno sono andata per un piccolo tour nelle marche ed ho visto per la seconda volta nella mia vita la casa di Leopardi e Silvia a Recanati. Era da quand'ero piccola che non vedevo questi posti. Impressi nella mia mente sono stati la grandezza delle due case e i preziosi reperti lasciati intatti dall'ultima volta che leopardi ha gettato il suo sguardo su di essi. La biblioteca nella casa di leopardi è un qualcosa di meraviglioso, enorme come il pensiero che proprio lui abbia sfogliato quei libri che divennero fonte di sapere per i suoi figli. Il palazzo è ben si più antico del '700-800 e addirittura si fa a risalire al 1200 cc ed apparteneva sempre alla sua famiglia , fu quindi dopo che leopardi riunì in un unico complesso tutti i vari edifici appartenenti alla sua famiglia. Palazzo Leopardi accoglie turisti tutto l'anno.

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  2. #2
    Utente Assiduo L'avatar di kelion
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    Re: La casa di Leopardi a recanti. Un'esperienza da non perdere.

    Forse non è molto conosciuto il lungo soggiorno che Leopardi fece a Napoli negli ultimi 4 anni della sua breve vita.
    Leopardi morì nel 1837 all'etÃ* di 39 anni, in un periodo in cui una micidiale epidemia di colera stava colpendo la cittÃ* di Napoli. Grazie ad Antonio Ranieri, che fece interessare della questione il ministro di Polizia, le sue spoglie non furono gettate in una fossa comune – come le severe norme igieniche richiedevano a causa del colera che colpiva ancora la cittÃ* – ma inumate nell'atrio della chiesa di San Vitale sulla via di Pozzuoli presso Fuorigrotta Nel 1939 la sua tomba, spostata al Parco Vergiliano a Fuorigrotta (dove si trova la tomba di Virgilio) nel quartiere Mergellina a Napoli fu dichiarata monumento nazionale. Egli riposa lì tuttora.
    Nella Villa Ferrigni a Torre del Greco in quella frazione che ancora oggi porta il nome del poeta egli compose guardando il panorama del Vesuvio con le ginestre in fiore il canto La ginestra o il fiore del deserto. E' proprio vero che la toponomastica rievoca il passato di un luogo nel ricordo dei posteri.


    Ultima modifica di kelion; 17-July-2011 alle 09:57 PM

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